Sono sempre di più oggi le aziende e i brand che attivano le più svariate leve di marketing per attirare a sé prospect e fidelizzare i clienti consolidati. Ma la vera sfida è saper conquistare uno dei target più ambiti e difficili da raggiungere: i millenial, ovvero i giovani adulti.
Iperconnessi e digitali, selettivi nei consumi, grandi sperimentatori di novità e con un potere d’acquisto in graduale crescita, questi giovani nati tra gli anni Ottanta e Duemila, rappresentano per le aziende un target interessante perché sono la prima generazione a dichiararsi attratta dalla brand experience vissuta durante gli eventi.
Ecco quindi quali sono le principali leve che qualsiasi brand e azienda dovrebbe tenere in considerazione quando realizza un evento.
L’attrazione
Secondo una ricerca fatta da Splash su un campione di 785 millenials di tutto il mondo, risulta che gli eventi rappresentano oggi uno dei più efficaci format di marketing diretto e una straordinaria leva attrattiva che permette alle aziende raggiungere nuovi contatti attraverso canali diversi. Si pensi che il 56% dei millennial dichiara di essersi iscritto alla mailing list di un brand per partecipare a un evento e il 67% afferma di seguire un brand sui social media perché ha partecipato o vuole partecipare ad un evento.
L’estetica
I brand che investono in eventi devono prima di tutto investire sulla loro immagine: sito, materiali di comunicazione e inviti devono attrarre, devono riuscire a cogliere l’attenzione del consumatore e conquistarlo con un messaggio accattivante, un tono di voce seducente e una veste grafica che lo faccia innamorare. Perché se la comunicazione di un azienda non colpisce ed è banale non viene nemmeno voglia di partecipare all’evento: lo sostiene il 40% dei millenial intervistati.
La brand experience
Partecipare ad un evento significa prima di tutto vivere un’esperienza. E affinché l’esperienza sia percepita in maniera positiva, l’evento deve essere interessante, memorabile e deve far parlare di sé. Si pensi che il 73% dei millennial dichiara di aver partecipato a un evento perché è interessato al contenuto; il 56% perché è una buona occasione per incontrare gente nuova, socializzare o fare networking, e il 24% per condividere l’esperienza sui social.
Il social sharing
Oggi gli eventi non vivono solo in loco, ma anche e soprattutto sui social, che fungono da cassa di risonanza e amplificatore del brand. La maggior parte delle persone che partecipa ad un evento (81% dei millenial) condivide foto sui social, il 71% posta messaggi con hashtag, il 67% inizia a seguire l’azienda sui social e il 56% si iscrive alla mailing list del brand.
La memorabilità
Il successo di un evento dipende anche dal livello di memorabilità ottenuta: più l’evento è sorprendente e inaspettato, più sarà ricordato e apprezzato dal target. Lo afferma il 14% dei millenial. Altrettanto apprezzato è il ricordo del gadget ricevuto (19%), performance o spettacolo, ricordati da un altro 14%, e foto (10%).
I risultati
Una buona performance è sinonimo di successo, non solo in tema di brand awareness ma anche a soprattutto in termini di raccolta lead e successiva acquisizione di nuovi clienti. Si pensi che, dopo aver partecipato ad un evento, il 92% dei millennial è disponibile a ricevere newsletter o dem dal brand; il 29% si aspetta di essere “premiato” se partecipa a più di due eventi dello stesso brand e il 64%, pur non aspettandoselo, lo apprezzerebbe. Da qui, si innesta tutta una serie di attività di marketing post-evento legata a politiche promozionali e volte alla conversione del contatto. Il tutto grazie alla buona riuscita dell’evento.